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I mercati contadini contro il carovita

di Enrico Netti

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7 ottobre 2008

È una spesa che piace quella fatta nei mercati contadini e presso le aziende agricole. Il perché è facile da intuire: i prodotti sono di stagione, c'è il contatto diretto con il coltivatore e spesso la sensazione – o la speranza – di risparmiare. È infatti possibile girare tra i banconi e trovare il Parmigiano Reggiano 24 mesi a 11,70 euro al chilo, il salame mantovano a 16,80 euro, le zucche a un euro, il cavolo cappuccio a 1,2 e le melanzane di seconda categoria a 1,90 euro al chilo. E poi ancora sei mozzarelle a un euro.
Così il fenomeno si diffonde. Lo scorso anno sono stati quasi 58mila i produttori – cascine e cantine, frantoi e malghe – che hanno deciso di vendere direttamente le loro prelibatezze, realizzando ricavi che hanno raggiunto, secondo i dati di Coldiretti e Agri2000, i 2,5 miliardi di euro.

Quest'anno il loro giro d'affari crescerà anche se non è facile fare previsioni: l'unico dato certo è il rapido aumento del numero dei mercati contadini sparsi lungo la penisola. Quelli stabili, censiti dalla Coldiretti, sono 108. Il primo è stato quello di Taranto, che ha debuttato il 12 maggio 2007, ma il ritmo delle inaugurazioni è frenetico. Le ultime settimane hanno visto la "prima" dei farmer market di Salerno, Castervetrano, Bari e Caserta. A ottobre, secondo i progetti delle amministrazioni locali, apriranno – tra gli altri – quelli di Cairo Montenotte (Savona) e Genova.
Sono i distributori self service di latte crudo l'altra faccia della spesa risparmiosa e genuina: il risparmio è del 50% rispetto al prodotto confezionato. Infatti il prezzo al litro è, in media, di un euro. «Vendo 100-150 litri al giorno – racconta Giuliano Carretta dell'azienda agricola Fiorina a Virgilio, nel mantovano, che ha un self service nel centro del capoluogo –. I consumatori apprezzano la novità. Per quanto mi riguarda, aumento il reddito dell'azienda».

Quello della vendita diretta è un aspetto chiave. «L'essere presenti nei farmer market richiede un maggiore impegno ma vale la pena. I clienti ci conoscono e poi vengono anche in azienda ad acquistare» – spiega Davide Bartoli della Cascina Gambina, produttore di carne di struzzo, presente nei market di Mantova, Asola e Castiglione delle Stiviere.
Vendite diversificate per Igor Bottarelli, un banco di frutta e verdura e un'azienda di circa 10mila metri quadri di terreno a Canneto sull'Oglio. Serve alcuni spacci, offre il servizio di vendita diretta alle famiglie preparando due formati di cassette. «Per noi il mercato contadino è la fonte principale di reddito. I grossisti fanno loro i prezzi; qui vendo al prezzo all'ingrosso con una maggiorazione del 10-20 per cento. Dipende dai prodotti».
Una buona opportunità per gli agricoltori, non esente da rischi e imprevisti. In caso di pioggia gli affari vanno maluccio. Nel periodo estivo, quando iniziano i weekend e le gite fuoriporta, la clientela diminuisce.

«Da settembre a Natale si lavora bene ed è un'esperienza positiva, molto importante per i produttori» sottolinea Alberto Chiodarelli, coltivatore di riso di Ostiglia. La sua azienda in un anno produce 1.200 quintali di vialone nano, l'ingrediente base per il «risotto alla pilota», specialità mantovana che ha preso il nome dai braccianti delle riserie che pilano il riso. In media vende circa 1,5-1,7 quintali «ma un giorno sono arrivato a quattro quintali». Accanto l'Agricola Tenca, che offre carne fresca e salumi tra cui il "pesto", la pasta di salame per il risotto alla pilota. Su un fornellino a gas la pentola per il risotto «per vedere se i due prodotti si sposano bene».
Marco Boschetti, direttore del Consorzio Agrituristico Mantovano, è il promotore del Mercato contadino. «L'idea mi è venuta quattro anni fa – spiega – e dopo tante sperimentazioni nell'ottobre 2006 abbiamo organizzato la prima edizione. Complessivamente questo mercato ha richiesto un investimento di 100mila euro». Sua la metodologia per la formulazione del prezzo. «Ogni azienda lo determina anche in funzione delle nostre rilevazioni su base locale, dove il price leader è l'Ipercoop, e nazionale».

enrico.netti@ilsole24ore.com
www.mercatidelcontadino.it
www.milkmaps.com

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